Il progetto STEPS, finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione nell’ambito del Fondo Europeo per l’Integrazione di Cittadini di Paesi terzi, è un percorso a supporto dei minori stranieri residenti nella città di Viterbo che prevede, accanto a interventi per il rafforzamento delle competenze linguistiche, la realizzazione di iniziative di educazione interculturale e la promozione di servizi per facilitare il rapporto tra genitori immigrati e istituzioni scolastiche.
Periodo: giugno – dicembre 2009.
Beneficiari. Il progetto si rivolge ai cittadini stranieri, con particolare riguardo ai minori che frequentano le scuole di Viterbo. Prevede inoltre un’offerta di spazi aperti anche alla partecipazione di minori italiani.
Obiettivo generale. Scopo del progetto è sostenere il percorso formativo del minore straniero – attraverso il rafforzamento della competenza linguistica – dalla scuola primaria alla secondaria, con particolare attenzione alla creazione di spazi di incontro e scambio fra giovani coetanei e all’attivazione di servizi a supporto dei genitori immigrati nel rapporto con le istituzioni scolastiche e la comunità.
Descrizione dell’intervento. Il percorso è strutturato in tre macro-aree:
- insegnamento della lingua italiana;
- laboratori di educazione interculturale;
- interventi di mediazione culturale.
- Insegnamento della lingua italiana. Il primo obiettivo del progetto è quello di rafforzare le competenze linguistiche dei bambini stranieri delle scuole primarie attraverso attività svolte dopo l’orario di lezione e nel periodo di chiusura estiva delle scuole. Per la realizzazione di questo obiettivo è stata attivata una Ludoteca estiva con laboratori didattici durante i quali i bambini italiani e stranieri tra i 3 e gli 11 anni sono stati coinvolti in attività artistiche e ricreative finalizzate non solo al rafforzamento dell’aspetto relazionale ma anche delle competenze linguistiche. L’iniziativa è proseguita con l’avvio dell’anno scolastico: i bambini dai 6 agli 11 anni hanno avuto la possibilità di fermarsi a scuola oltre il termine delle lezioni, essere sostenuti da operatori specializzati nello svolgimento dei compiti e partecipare a laboratori di educazione interculturale. Per i bambini stranieri tra gli 11 e i 14 anni il progetto ha realizzato un corso di sostegno alla lingua italiana che integra l’attività curriculare sulla base delle difficoltà segnalate dagli insegnanti. Infine, per rafforzare le competenze linguistiche e quindi sostenere il processo di integrazione anche della comunità degli adulti, sono stati attivati due corsi di italiano come L2.
- Laboratori di educazione interculturale. Per promuovere il dialogo interculturale tra giovani coetanei, il progetto ha previsto iniziative per i bambini italiani e stranieri di età compresa tra i 3 e gli 11 anni. Nell’ambito delle attività delle ludoteche sono stati attivati laboratori di teatro-danza basati su “Fiabe educative” e finalizzati alla sperimentazione di linguaggi capaci di stimolare nuove modalità di interazione e veicolare i valori della diversità e della condivisione. Il progetto ha realizzato un laboratorio di teatro-danza per tre gruppi di bambini durante le attività della Ludoteca estiva e realizzato un corso nell’ambito delle attività della Ludoteca pomeridiana attivata a partire dall’inizio dell’anno scolastico. Parallelamente, le operatrici scolastiche hanno preso parte a un’attività formativa sulle tecniche del teatro-danza applicate ai temi della diversità, dell’intercultura e dell’integrazione finalizzata a fornire loro metodologie e conoscenze per proseguire le attività laboratoriali anche al termine del progetto.
- Sportelli di mediazione culturale. Il rapporto tra le istituzioni scolastiche e le famiglie degli alunni stranieri è alla base dei processi di integrazione delle comunità immigrate. E’ necessario che i genitori comprendano correttamente le procedure per l’iscrizione a scuola, per il disbrigo di pratiche amministrative, che siano in grado di comprendere le suggestioni e i giudizi degli insegnanti e che possano interagire con gli altri genitori. La conoscenza della lingua italiana è alla base di questo processo che deve essere coadiuvato da interventi di mediazione in grado di far comprendere la realtà scolastica. Per la realizzazione dell’intervento si è proceduto alla traduzione in 8 lingue della domanda di iscrizione e del libretto scolastico degli alunni della scuola media statale “Tecchi-Fantappiè” ed è stato realizzato uno sportello di mediazione linguistico-culturale a disposizione di tutte le scuole viterbesi. Il servizio, situato presso il 1° Circolo didattico ha fornito, unitamente alle attività di mediazione, consulenze sul rinnovo e il rilascio dei permessi di soggiorno, sulle procedure per il ricongiungimento familiare e sulle pratiche per la richiesta della cittadinanza.
Risultati attesi:
- coinvolgimento attivo degli istituti scolastici e realizzazione di interventi individualizzati finalizzati all’apprendimento e al miglioramento della conoscenza della lingua italiana rivolti agli alunni stranieri e ai genitori immigrati;
- partecipazione costante dei giovani immigrati alle forme innovative di apprendimento che rappresentano i laboratori interculturali;
- realizzazione di un programma di alfabetizzazione/apprendimento L2 per le famiglie immigrate e i loro figli residenti sul territorio della Provincia di Viterbo;
- promozione di un sistema di relazioni permanenti tra le scuole presenti nel territorio viterbese al fine di attuare un programma di attività finalizzate all’insegnamento delle lingua italiana;
- diffusione di spazi e occasioni di mediazione nel settore scolastico per l’accompagnamento dei genitori degli alunni stranieri nell’inserimento scolastico dei figli;
- consolidamento di un sistema di mediazione culturale capace di rispondere ai diversi bisogni dei cittadini stranieri nell’accesso all’istruzione ma anche alla sanità, alla casa e al mercato del lavoro;
- offerta di strumenti e metodologie innovative finalizzate al miglioramento del sistema di sostegno e orientamento delle famiglie immigrate sul territorio;
- costituzione e formalizzazione della rete dei soggetti presenti sul territorio (scuole, istituzioni, associazioni, società civile) che intendono lavorare per il sistema provinciale del dialogo e del confronto sui temi dell’intercultura.
Azioni di comunicazione. Per dare visibilità al progetto è stato realizzato un primo incontro di presentazione nel giugno 2009 al quale sono stati invitati a partecipare istituti scolastici, associazioni del privato sociale ed enti locali e sono stati raccolti i bisogni del territorio in tema di integrazione dei cittadini stranieri con particolare attenzione ai minori. Gli interventi del progetto sono stati realizzati integrando le attività previste nella proposta progettuale con le richieste emerse. Tra le attività di diffusione, è stato realizzato un convegno conclusivo nel quale sono stati coinvolte le Istituzioni locali e le scuole, illustrati i risultati delle attività realizzate e messo in scena lo spettacolo di teatro danza dei bambini della ludoteca pomeridiana. In occasione del convegno è stato presentato inoltre un video-documentario delle attività svolte che è stato consegnato agli enti locali e agli istituti scolastici come materiale di approfondimento in materia di immigrazione e integrazione sociale. Infine è stato realizzato un Rapporto di monitoraggio e valutazione del progetto che fornisce il quadro dei risultati raggiunti, rappresentando un valido strumento per sviluppare nuove progettualità.