Sono 60 i titolari di protezione internazionale che oggi hanno iniziato i corsi di formazione sulla creazione di impresa cooperativa realizzati nell’ambito del progetto Re-startup – rete nazionale per la creazione di imprese cooperative di titolari di protezione internazionale vulnerabili, finanziato dal Fondo Europeo per i Rifugiati.
I candidati, selezionati nei mesi scorsi, sono organizzati su tre classi e partecipano ai corsi erogati da Lazio Form, ente di formazione di Confcooperative, nei quali vengono affrontate le seguenti tematiche: principi e valore della cooperativa (controllo democratico esercitato dai soci, partecipazione economica dei soci, cooperazione tra cooperative), definizione del business plan, adempimenti per la costituzione di una cooperativa, profili giuridici delle strutture cooperative, modello economico dell’impresa cooperative e diritti sociali.

I corsi si svolgono lungo un arco di 2 mesi per un totale di 42 ore ciascuno. Alle lezioni sulla creazione di impresa si aggiungono moduli di lingua italiana e laboratori esperienziali tenuti da una psicologa di Programma integra in cui verranno analizzate le aspettative e le motivazioni, condivise le esperienze lavorative e formative, esplorate le capacità comunicative e relazionali, trattati la gestione del conflitto, le strategie di coping e gli stili di leadership.

Al termine del percorso formativo i destinatari saranno sostenuti nello sviluppo del proprio business plan. Le due idee di impresa più sostenibili, che saranno selezionate da una commissione esperta, potranno beneficiare di risorse economiche e di sostegno per tutta la fase di start-up.

Il progetto Re-Startup – rete nazionale per la creazione di imprese cooperative di titolari di protezione internazionale vulnerabili, realizzato da una partnership che coinvolge 6 città italiane, è finanziato dal Ministero dell’Interno e dalla Commissione Europea nell’ambito del Fondo Europeo per i Rifugiati annualità 2012. Obiettivo dell’intervento è promuovere concretamente l’integrazione socio-economica e la piena realizzazione dei titolari di protezione internazionale vulnerabili, con particolare attenzione alle donne, attraverso lo svolgimento di corsi di formazione imprenditoriale e l’accompagnamento allo start-up di cooperative.

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