L’ingresso in Italia
Disciplinato dal d.lgs 30/2007 artt. 4,5 e 6 e d.lgs 32/2008
I cittadini comunitari hanno il diritto di circolare liberamente nel territorio degli Stati membri dell’Unione europea. Essi possono fare ingresso in Italia muniti solo di un documento di identità valido e non hanno l’obbligo di adempiere ad altra formalità amministrativa per soggiorni inferiori ai tre mesi. Con il d.lgs 32/2008 è stata introdotta la “possibilità” per il cittadino UE di dichiarare la propria presenza all’autorità di polizia una volta giunto in Italia in assenza della quale, a seguito di una verifica successiva delle condizioni di soggiorno, si presume che sia in Italia da più di tre mesi.
In caso di ingresso finalizzato ad un soggiorno superiore ai tre mesi per motivi di lavoro, studio o famiglia, essi non dovranno adempiere ad alcuna formalità amministrativa dal paese di provenienza e regolarizzare la propria posizione successivamente all’ingresso motivando il soggiorno in Italia.
Ad esempio nel caso di ingresso per lavoro, i cittadini comunitari possono essere assunti direttamente dal datore di lavoro che dovrà semplicemente adempiere agli obblighi previsti in materia quali la comunicazione all’Inps di assunzione . Fino al 31 dicembre 2011 era prevista una limitazione per i cittadini rumeni e bulgari.
Dal 1 luglio 2013 l’Italia ha scelto di regolamentare l’accesso al mercato del lavoro dei cittadini croati, avvalendosi del regime transitorio.
I lavoratori croati potranno essere assunti in Italia direttamente, previo espletamento dei normali adempimenti in materia di lavoro, solo se appartengono alle seguenti categorie:
- lavoratori domestici(colf, badanti, babysitter ecc.);
- lavoratori stagionali dei settori agricoltura e turismo;
- infermieri professionali, dirigenti, sportivi professionisti, circensi, marittimi, artisti, ballerini, musicisti o altri lavoratori elencati nell’articolo 27 comma 1 del d.lgsl. 289/1998 (testo unico sull’Immigrazione), esclusi docenti universitari, interpreti e traduttori;
- ricercatori;
- lavoratori altamente qualificati.
Per i settori lavorativi non liberalizzati l’assunzione di lavoratori croati è subordinata alla richiesta di un nulla osta al lavoro da effettuarsi nell’ambito della programmazione delle quote di ingresso.
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Indirizzi utili
Sportello unico per l’immigrazione – gli sportelli nelle principali città italiane
ultimo aggiornamento: febbraio 2015

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