Al 1° gennaio 2017 i cittadini stranieri residenti in Italia sono 5 milioni e 29 mila e rappresentano l’8,3% della popolazione residente totale. Rispetto al 2016 l’incremento è di appena 2mila 500 unità, per un tasso pari allo 0,5 per mille. Mentre, sono oltre 200mila i nuovi cittadini italiani, il 38% dei quali è minorenne. Questi alcuni dati emersi dal report ‘Indicatori demografici’, realizzato dall’Istat.

Nel 2016 si stimano tra gli stranieri 61mila nati e 6mila 500 decessi, tuttavia, si riscontra una diminuzione di nascite rispetto al 2015 (72mila).

Lo scorso anno sono state effettuate 122mila cancellazioni di cittadini stranieri per irreperibilità dalle anagrafi italiane, ma le acquisizioni di cittadinanza sono aumentate passando da 29mila nel 2005, 66mila nel 2010, 178mila nel 2015 a 205mila nel 2016.

Il 38% delle acquisizioni sono state ottenute da minorenni stranieri e il 50% da persone con meno di 30 anni di età. Si tratta di un elevato numero di giovani per i quali in molti casi il cambio di cittadinanza avviene senza che abbiano mai vissuto alcuna esperienza migratoria. Le acquisizioni di cittadinanza italiana interessano soprattutto le regioni del Nord, dove la presenza straniera è più stabile e radicata.

Nelle regioni meridionali il numero di acquisizioni risulta molto più contenuto, circa 18mila, pari al 9% del totale.

Per alcune comunità i nuovi cittadini sono in maggioranza giovanissimi: il 58% degli egiziani è divenuto italiano per trasmissione/elezione, come il 57% dei pakistani e oltre il 52% di tunisini e bengalesi.

Indicatori demografici_Stime 2017_Istat

Leggi anche:

Stranieri in Italia: nel 2015 oltre 130mila acquisizioni di cittadinanza

Istat: nel 2014 oltre 90mila i nuovi nati stranieri

Condividi